Novena di Preghiera – Festa di Santi Cosma e Damiano

17 Settembre: Primo giorno

Nascita ed educazione dei Santi Cosma e Damiano

Ricordiamoci che se noi vogliamo renderci degni dell’amore e della protezione dei nostri Santi martiri Cosma e Damiano, dobbiamo cercare di ricopiare in noi stessi e praticare le virtù che in eccelso grado rifulsero in essi e che mediteremo nel corso di questa Santa novena. I due Santi fratelli nacquero nel 260 in Egea, città dell’Arabia nell’Asia Inferiore, da padre e madre cristiani e cattolici. Erano ancora nella tenera età della fanciullezza quando morì il loro genitore. Orfani del padre, i due fratelli si strinsero con più profondo e devoto affetto alla madre Teodora, la quale spiegò tutte le sue più sollecite cure per educarli nella via delle virtù, ed essi risposero alle cure materne con obbedienza cieca e spontanea, così che divennero veri e perfetti discepoli del loro maestro, Gesù Cristo.

Padre Nostro…., Ave Maria….., Gloria…

“Siano sempre benedetti e ringraziati i nostri Santi Martiri Avvocati” (3 volte)

Preghiamo

Gloriosissimi nostri Santi protettori Cosma e Damiano, quanto diversa è l’educazione del secolo da quello che voi riceveste dalla vostra santa madre! Oh, come dobbiamo arrossire nel vedere i nostri fanciulli abbandonati a loro stessi, senza mai elevare un pensiero a Dio! Noi ben sappiamo che sulla educazione della gioventù poggia il trono e l’altare; ben sappiamo che da un popolo ben disciplinato da una santa e pia educazione, dipende la religione e la patria: eppure spesso ci dimentichiamo di questo alto ideale, trascurando l’educazione dei nostri fanciulli. Oh, finisca una buona volta questa noncuranza dei genitori cristiani verso i loro figlioli! E Voi, o Santi nostri protettori e patroni, rimirate dall’alto dei cieli il vostro popolo, rimirate le madri dei nostri fanciulli ed infondete nel loro cuore il santo proposito di dedicarsi con tutta la cura alla educazione dei loro figli, i quali imitando il vostro esempio qui sulla terra, siano un giorno, per Vostra intercessione, l’aureola di gloria delle madri loro nel santo Paradiso.

18 Settembre: Secondo Giorno

Professione ed Arte dei Santi Cosma e Damiano

Come abbiamo già sentito, educati, i nostri santi, dalla loro pia madre nella pratica delle virtù e nell’amore verso Dio e verso il prossimo, non tardarono a raggiungere un alto grado di perfezione cristiana. Erano già nell’età critica della scelta della professione che avrebbero dovuto esercitare, scelta da cui purtroppo dipende la felicità su questa vita e l’eterno gaudio o l’eterna perdizione nell’altra. Compresi da questo pensiero i santi fratelli pregavano con grande fervore Iddio perché ispirasse loro a quale professione li chiamava la Sua santa volontà affinché potessero servire meglio a Lui e a vantaggio e bene dell’umanità. Ed una voce interna, mentre ripeteva loro di fuggire l’ozio, padre di tutti i vizi, suggeriva ancora che l’umanità sofferente aveva bisogno di medici i quali sapessero curare non solo le infermità corporali, ma più che mai, le infermità dello spirito. Ed i santi fratelli, seguendo questa santa ispirazione del cuore, vinte le prime esitazioni, si dedicarono allo studio della medicina, ed in età giovanissima divennero perfettissimi medici. Oh, fortunati infermi che aveste la Loro assistenza! Voi, solo voi potete dirci con quale disinteresse, con quanto amore foste curati dai santi e illustri dottori! E voi ci direte che quando le vostre infermità erano gravissime e disperate, quando nessun rimedio l’arte medica aveva cui ricorrere per strapparvi alla morte, voi vedeste Cosma e Damiano prostrati al vostro letto di dolore a pregare Iddio, perché Egli supplisse con la sua onnipotenza, cosicché, ad imitazione degli Apostoli, al segno della santa Croce, voi foste perfettamente risanati.

Padre Nostro…., Ave Maria….., Gloria…

“Siano sempre benedetti e ringraziati i nostri Santi Martiri Avvocati” (3 volte)

Preghiamo

O nostri santi protettori Cosma e Damiano: quante infermità gravano e tormentano la nostra società! Quanti dolori ci travagliano, quante miserie ci circondano! Da questa valle di pianto, irta di tribolazioni e di dolori, trasformatasi in un vasto cimitero, mille e mille voci salgono al trono di Dio imploranti misericordia e pietà. Volgete lo sguardo benigno dall’alto dei cieli sul popolo, ed abbiate compassione di noi miseri peccatori! E’ ben vero che per il passato ci siamo dati in braccio al vizio e dalla pianta dei piedi fino alla cima dei capelli ci siamo imbrattati di mille sporcizie. Ma è anche vero che Voi avete guaritole malattie più incurabili e disperate, e così, con viva fiducia ci rivolgiamo a Voi perché vogliate guarire le nostre infermità di spirito, e dopo che per Vostra intercessione, noi saremo guariti dai vizi che opprimono e straziano la nostra anima, implorate Dio che scenda con la sua grazia a confortare i nostri dolori, e che le nostre infermità dello spirito, purificate dall’efficacia della grazia divina, trasformino il nostro cuore in un altare di amore a Gesù ed al prossimo. Così trasformati salgano al trono di Dio le lacrime del nostro ravvedimento, ed esse ci siano feconde e propiziatrici della sua divina clemenza e benedizione, garanzia sicura della nostra felicità eterna nel santo Paradiso.

19 Settembre : Terzo Giorno

Pratica ed esemplarità dei Santi Cosma e Damiano

I Santi fratelli Cosma e Damiano scelsero, come abbiamo sentito, l’arte medica, sia per giovare all’umanità sofferente, sia perché, dedicandosi con tutto l’ardore alla cura degli infermi, consacravano tutte le ore del giorno, tutti i momenti della loro esistenza, a gloria di Dio ed a sollievo di tanti poveri gementi sul letto del dolore. Tuttavia essi si preoccuparono sempre di trovare il tempo per pensare alla pratica delle virtù cristiane, nelle quali rifulsero e primeggiarono, come l’astro solare rifulge e primeggia su tutti gli altri satelliti. E quanto operarono per dare esempio luminoso della loro buona condotta! Ricopiarono in loro le virtù dei Patriarchi con l’essere benigni e caritatevoli. Erano i primi tempi della fede: le persecuzioni infuriavano contro la nascente religione di Gesù Cristo, ed essi non solo condussero una vita di perfetti cristiani, ma imitarono i sacerdoti di questa santa religione, la professarono a fronte alta, e poiché essi non erano insigniti del carattere sacerdotale, e così non potevano offrire l’ostia fervida d’amore in devozione al Signore, offrivano il loro corpo e la loro anima in sacrificio gradito a Dio. Con una cieca obbedienza, con austera temperanza e con ammirevole mitezza d’animo, emularono le virtù dei monaci.
Nulla trascurarono per quanto fu loro possibile, per raggiungere la perfezione di tutti i Santi, ed in tal modo trascorsero la loro vita feconda di perfezione cristiana facendo meravigliare il mondo della loro esemplarità, e la loro fama di perfettissimi seguaci di Cristo volava dappertutto.

Padre Nostro…., Ave Maria….., Gloria…

“Siano sempre benedetti e ringraziati i nostri Santi Martiri Avvocati” (3 volte)

Preghiamo

Oh incliti nostri santi protettori Cosma e Damiano, noi ci sentiamo ricoprire di rossore e di confusione nel meditare l’esempio che Voi ci avete dato delle vostre splendenti virtù. Quanto la nostra virtù è difforme dalla vostra! Vi siete consacrati a Dio nella pratica della pietà nelle ore del giorno che la vostra professione vi lasciava a sollievo e ristoro delle vostre fatiche, e noi è già troppo se dedichiamo a Dio qualche momento. Voi sempre benigni, pietosi e caritatevoli con tutti; noi invece sempre superbi, orgogliosi, dedicati al vizio che degrada la nostra anima. Voi non curanti del disprezzo dei pagani, non curanti delle persecuzioni che infierivano contro Cristo ed i suoi seguaci, confessaste e professaste a fronte scoperta la religione cattolica; e noi, chissà quante volte per insensato rispetto umano ci siamo astenuti da qualche dovere religioso! Voi sempre umili ed obbedienti, noi spesso ambiziosi e ribelli; voi sempre moderati ed umiliati; noi spesso per soddisfare desideri impuri, ci siamo allontanati dalla via del Signore. Ma d’ora innanzi non sarà più così, vogliamo cambiar vita: lo promettiamo qui davanti a Voi, e Voi con la vostra protezione avvalorate la nostra promessa e fate che, imitando il vostro esempio qui in terra, possiamo venire insieme a Voi nel santo Paradiso a lodare e ringraziare Dio per tutti i secoli dei secoli. Amen.

20 Settembre: Quarto Giorno

Virtù principali dei Santi Cosma e Damiano

Tra le principali virtù che rifulsero in tanto alto grado nei fratelli Cosma e Damiano, primeggiava quella di professori veri e di convinti cattolici, e perciò non solo non si piegavano dinanzi alle persecuzioni che infierivano in quei giorni contro i seguaci della nascente religione di Gesù Cristo, ma pubblicamente disprezzavano l’idolatria ed ogni altra vana superstizione. Sempre scrupolosamente onesti in tutte le loro opere e pensieri, e casti come angeli di Paradiso fuggivano ed aborrivano ogni diletto sensuale. Con aspri cilizi e con lunghi digiuni, che sono i mezzi più efficaci per vincere le riluttanze del corpo contro l’idealità dello spirito, domavano ed affliggevano la loro carne. Lontani da ogni interesse terreno, distolsero il loro cuore da qualsiasi attaccamento all’abominevole vizio dell’avarizia, ed elargivano ai poveri e ai bisognosi tutto quanto ritraevano dalla loro professione. Vissero sempre così poveramente che erano soprannominati “anàrgiri”, ossia uomini senza denaro, e raggiunsero in tal modo quella perfezione evangelica predicata da Gesù Cristo con le parole: “..vai, vendi tutto quello che possiedi, dàllo ai poveri, e seguimi.”

Padre Nostro…., Ave Maria….., Gloria…

“Siano sempre benedetti e ringraziati i nostri Santi Martiri Avvocati” (3 volte)

Preghiamo

O nostri santi protettori Cosma e Damiano, quanto più noi ci inoltriamo a meditare le vostre virtù, tanto più ci sentiamo umiliati e confusi della nostra vita. Voi puri e casti dinanzi a Dio, e noi, quante e quante volte abbiamo ciecamente seguito ed appagato le nostre prave passioni eleggendo a nostro Dio, quali idoli e bugiarde divinità, piaceri voluttuosi, che hanno fatto strage della nostra innocenza, e hanno reso la nostra anima, fatta e plasmata ad immagine del suo creatore, schiava del demonio. Voi distaccati da ogni interesse terreno viveste poveramente, noi invece abbiamo riposto tutta la felicità nei beni di questa vita, e quante ingiustizie, quante oppressioni del nostro prossimo pur di soddisfare alla passione di accumulare ricchezze. Ma eccoci prostrati dinanzi a Voi a pentirci dei nostri trascorsi. E qui, dinanzi al vostro altare, noi rinunciamo ai tre principali nemici della nostra anima: al demonio, al mondo, alla carne, nemici che fino ad oggi hanno tenuta avvinta, in stato di abominevole schiavitù, la nostra povera esistenza. Ma voi sapete, o santi nostri protettori, che nulla possiamo da noi stessi: debole è il nostro spirito, ribelle il nostro corpo, nemici visibili ed invisibili ci circondano per distoglierci da questa santa promessa. Perciò sorreggeteci voi, aiutateci affinché la nostra promessa sia vera ed efficace. Voi fate che, vivendo sempre distaccati dal demonio, dal mondo e dalla carne, e con l’occhio fisso alla meta della nostra eterna felicità, possiamo venire insieme a Voi a lodare e benedire Iddio in Paradiso, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

21 Settembre : Quinto Giorno

Amore verso Dio dei Santi Cosma e Damiano

L’impero romano era sotto la dominazione di Diocleziano e Massimiano, feroci ed accaniti persecutori dei cristiani. Essi diramarono un decreto a tutti i prefetti, proconsoli e pubblici ufficiali delle province che erano sotto il loro dominio, col quale si prescriveva che fossero condannati a morte tutti coloro che, seguaci della religione di Gesù Cristo, si fossero rifiutati di sacrificare agli Dei dei pagani.
Lisia era proconsole della città di Egea, dove i santi fratelli erano nati, e dove operavano i mirabili prodigi. Costui comandò che i due santi fratelli Cosma e Damiano fossero portati davanti a lui e ad essi domandò come si chiamassero, di quale città fossero, quale religione professavano. I due gemelli, sebbene avessero previsto il crudele martirio a cui si sarebbero esposti, dichiararono subito il proprio nome, il luogo di nascita, e dissero non solo di essere cristiani, ma che soltanto nella religione di Gesù Cristo, da loro pubblicamente professata, poteva conseguirsi la salvezza eterna. “E’ per l’amore verso Dio, aggiungevano, che noi operiamo: guidati da questo amore, che rende tutti fratelli, a noi è cara la povertà più che le ricchezze: dinanzi all’amore che ci lega al nostro Dio, impallidiscono per noi tutti gli sfarzi del mondo, e tutte le grandezze della terra non sono per noi che ombre fugaci. Perciò nessuno mai potrà separarci dall’amore di Cristo; né la fame, né la sete, né le ricchezze, né la povertà, né la gloria, né il disonore, né i tormenti, né le privazioni, né la nudità e neppure il martirio.

Padre Nostro…., Ave Maria….., Gloria…

“Siano sempre benedetti e ringraziati i nostri Santi Martiri Avvocati” (3 volte)

Preghiamo

O nostri santi protettori Cosma e Damiano, la meditazione delle vostre virtù ci riempie di rossore e di confusione. Il vostro amore verso Dio fu così grande che Voi lo confessaste davanti al crudele proconsole Lisia, e noi, quante volte abbiamo rinunciato a questo amore per un nonnulla; quante volte per soddisfare a qualche passione, abbiamo detto a Dio come Lucifero: “ Per noi tutto è gravoso, tutto ci affatica, tutto ci affanna: ad ogni più piccola tribolazione sentiamo venir meno il nostro spirito, ogni più leggero dolore ci atterra.
Dio mio, Dio mio! Quanta differenza di vita tra noi ed i nostri santi Cosma e Damiano! E perché? La radice della nostra indifferenza dipende dalla nostra tiepidezza verso Gesù Sacramento; è per i nostri peccati che noi siamo lontani da Dio, Padre nostro amoroso; sono le nostre scelleratezze che ci rendono tanto insensibili nell’amore a Dio ed al prossimo. O nostri santi avvocati, fateci cambiar vita, toccate il nostro cuore; toglieteci dalla via del peccato; perorate per noi la nostra causa presso Dio, ed implorateci che, una volta tornati sulla via del Signore, possiamo percorrerla con piede sicuro e franco per arrivare a godere, insieme a Voi, l’eterna beatitudine nel santo Paradiso. Amen.

22 Settembre : Sesto Giorno

Carità verso il prossimo dei Santi Cosma e Damiano

La carità dei Santi fratelli Cosma e Damiano verso il prossimo non ebbe limiti, non conobbe confini. Non facevano nessuna differenza tra poveri e ricchi, fra nobili e plebei. Laddove vi era una lacrima da asciugare, un dolore da lenire, accorrevano pronti e solleciti a portare il loro conforto: nella capanna del poverello, dove più squallida era la miseria, essi si recavano a sollievo dei tribolati, e quando con le parole, quando con le opere, quando con i consigli furono sempre gli angeli di conforto nelle sventure umane, e tutto facevano, e tutto operavano a maggior gloria di Dio. Quanti poveri, coperti di luridi stracci, furono rivestiti dai santi fratelli! Quanti miseri, sfiniti per la fame, ebbero nutrimento da essi! Quanti malati coperti di piaghe furono amorevolmente assistiti e curati da Cosma e Damiano! E non mancarono di accorrere a visitare coloro che gemevano nelle prigioni, non mancarono di confortare i moribondi, e si prestarono sempre per soccorrere le tante miserie che affliggevano l’umanità, e con tutti furono sempre misericordiosi, mettendo in pratica ciò che Gesù aveva detto: “Beati i misericordiosi”.

Padre Nostro…., Ave Maria….., Gloria…

“Siano sempre benedetti e ringraziati i nostri Santi Martiri Avvocati” (3 volte)

Preghiamo

O nostri santi patroni Cosma e Damiano, incliti campioni di carità cristiana, il vostro mirabile esempio a favore di tutti i derelitti, ci umilia e confonde! E noi, quando lasceremo la via delle iniquità per seguire le orme da voi tracciate? Quante volte dinanzi alle miserie umane noi abbiamo riso! Quante volte all’interno del nostro cuore abbiamo goduto dei dolori del prossimo! Quante volte siamo rimasti indifferenti dinanzi a chi ci stendeva la mano a chiedere il nostro aiuto! Noi abbiamo visto tanti nostri fratelli senza tetto, logori e stracciati, sofferenti in un letto di dolore, affamati; ebbene, alla vista di tante miserie, trionfò il nostro egoismo, non ci siamo commossi, non abbiamo fatto nulla a conforto di tanti sventurati. Che confusione! Che vergogna! Quanti nostri poveri fratelli feriti di piaghe gemono negli ospedali; quanti si disperano nella più squallida miseria, e non abbiamo dato a loro sollievo! Ed invece a Voi, nostri santi patroni, alla vostra carità cristiana, non è sfuggita nessuna sventura, nessun dolore umano! Eppure ben sappiamo che noi dobbiamo amare il nostro prossimo come noi stessi, e che all’amore di Dio è intimamente congiunto l’amore per il prossimo. Ma eccoci dinanzi al vostro altare a promettervi che d’ora innanzi non sarà più così: e voi nostri santi protettori Cosma e Damiano, avvalorate il nostro proposito e fate che, seguendo in questa vita il vostro valoroso esempio, possiamo sentirci ripetere nel giorno del giudizio finale quelle dolci parole: “Venite, o benedetti del Padre mio, ricevete il regno”.
O nostri santi protettori, sia per vostra intercessione che a noi sia dato di conseguire il regno dei cieli, dove assieme a Voi, loderemo e benediremo Iddio per tutti i secoli dei secoli. Amen.

23 Settembre : Settimo Giorno

Povertà evangelica dei Santi Cosma e Damiano

I Santi Fratelli Cosma e Damiano furono esempio luminoso di povertà evangelica. Disprezzarono le ricchezze, rinunciarono a tutte le comodità della vita, seguendo le orme del loro Dio che, nato in una povera stalla, visse sempre nella povertà. Le ricchezze sono spesso di grande ostacolo per andare a Dio, perciò Gesù Cristo disse: “Guai a coloro che attaccano il cuore alle ricchezze”. Ricordiamoci che il Signore domanderà conto di tutte le nostre azioni; quindi a chi avrà dato maggiori mezzi per fare del bene domanderà maggior conto. Guai a noi se ci attacchiamo ai beni fuggevoli di questo mondo! Verrà il giorno in cui dobbiamo lasciare tutto; ricchezze, onori, comodità della vita, tutto: una sola cosa porteremo con noi, un solo patrimonio ci accompagnerà aldilà della tomba, il patrimonio costituito dalle opere buone, dalle virtù. Quando il sipario della scena della vita si abbasserà, allora ci accorgeremo, ma troppo tardi, quale sia il pregio del patrimonio di coloro che seguirono la povertà evangelica di Gesù Cristo. E’ per questo che i nostri santi fratelli Cosma e Damiano si distaccarono da tutto ciò che potesse allontanarli da Dio, abbandonarono tutto, e seguirono il Signore, cosicché a ragione possono ad essi rivolgersi quelle parole di Gesù Cristo: “ Ecco, abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito.”

Padre Nostro…., Ave Maria….., Gloria…

“Siano sempre benedetti e ringraziati i nostri Santi Martiri Avvocati” (3 volte)

Preghiamo

O nostri santi protettori Cosma e Damiano, se la povertà evangelica fu virtù comune a tutti i santi, in voi rifulse in altissimo grado. Ma noi? Siamo miserabili, insensati! Noi ben comprendiamo che le ricchezze di questo mondo non sono altro che fuggevoli beni terreni, che un giorno dovremo lasciare, eppure siamo ad esse tanto attaccati. Conosciamo il gran pregio della povertà evangelica, eppure non solo ne siamo lontani, ma spesso deridiamo coloro che abbandonano tutto per seguire il Signore. Sappiamo che un Dio volle nascere povero, vivere povero e morire poverissimo; eppure l’oro e l’argento, gli agi e le comodità della vita sono per noi i nostri idoli, sono l’oggetto dei nostri desideri. Otteneteci Voi, o nostri santi Protettori, un vero e completo distacco da tutto ciò che ci tiene lontani da Dio, scolpite nel nostro cuore che se tutto venisse a mancare in questo mondo non importa; basta Dio solo per renderci felici in questa vita e nell’altra, dove godremo per tutta l’eternità della sua visione beatifica. Amen.

24 Settembre : Ottavo Giorno

Miracoli operati dai Santi Cosma e Damiano

I santi fratelli Cosma e Damiano nell’esercizio della loro professione, e con la pratica delle virtù cristiane avevano acquistato tal fama di santità che molti accorrevano a loro, sia dalla città di Egea, sia dai paesi della provincia, non tanto per farsi curare dalle malattie corporali, quanto specialmente per ottenere da Dio qualche miracolo impetrato per loro intercessione. Quanti tornarono a casa meravigliati dei prodigi che i santi fratelli facevano! Ma fra i tanti miracoli da loro operati, uno solo ne narreremo, che commuove di stupore e riempie di ammirazione. Un povero agricoltore, che si trovava in aperta campagna, si era addormentato sotto l’ombra di un salice. Mentre dormiva, si introdusse per la sua bocca una serpe e penetrò nel suo corpo. L’infelice, straziato da dolori insopportabili, gridava aiuto, implorava soccorso, ma tutto inutilmente, e già sentiva vicina la morte. Preso da un’estrema disperazione il povero contadino si ricordò dei miracoli che i fratelli Cosma e Damiano operavano, e con fede ardente, con devota fiducia, con gli occhi rivolti al cielo, invocò l’aiuto dei santi, e con un prodigio inaudito d’un tratto si vide comparire a lato Cosma e Damiano, che con voce imperiosa, comandavano alla serpe di uscire dal corpo del povero infelice. La serpe uscì subito ed il contadino rimase illeso, mentre i santi fratelli scomparvero.

Padre Nostro…., Ave Maria….., Gloria…

“Siano sempre benedetti e ringraziati i nostri Santi Martiri Avvocati” (3 volte)

Preghiamo

O nostri santi martiri Cosma e Damiano, i miracoli prodigiosi verificatisi all’invocazione del vostro nome, animano il nostro spirito, e ci confortano nella speranza, che Voi non dimenticherete mai questo popolo che vi elesse a suoi speciali Patroni ed avvocati. Animati e fiduciosi, in questa santa speranza, un solo miracolo noi vi domandiamo: la salvezza della nostra anima. A tal scopo sono le madri cristiane che per prime vi domandano la vostra protezione per i loro figli. Voi fate che essi crescano all’ombra della fede, timorati di Dio, e siano un giorno il decoro, l’orgoglio del paese, il sostegno nella loro vecchiaia! Siamo noi tutti qui prostrati dinanzi al Vostro altare, e vi domandiamo di infondere nel nostro cuore il proposito di voler ricopiare in noi le vostre virtù cristiane, quella specialmente di professare a fronte alta la fede di Gesù Cristo, da cui dipende la nostra eterna salvezza. Infondete in noi un amore vero e costante a Dio, e nessuna cosa di questo mondo valga a separarci da lui, nessuna cosa valga a strapparci dalla carità di Cristo. E con l’amore a Dio ispirateci un amore grande ed operoso verso il nostro prossimo, cosi che noi con occhio benigno guardiamo sempre tutti come nostri fratelli, anche i nostri nemici, anche coloro che ci odiano, anche coloro che ci perseguitano. Infondete infine nella nostra anima un vero e assoluto distacco dai beni fuggevoli di questo mondo, un desiderio vivo di abbracciare la povertà evangelica. e quando Voi avrete operato a nostro favore il miracolo di ricopiare in noi tutte le vostre virtù, deh, fate che, persistendo fino alla morte nella pratica di esse, ci sia dato di venire nel santo Paradiso a lodare, insieme a Voi, e benedire Dio per tutti i secoli dei secoli. Amen.

25 settembre : Nono Giorno

Martirio dei Santi Cosma e Damiano – nel 303

Il proconsole Lisia, saputo che i due fratelli Cosma e Damiano erano di religione cattolica e perfetti seguaci di Gesù Cristo, li fece chiamare a sé, e li sulla religione che professavano. Si sentì rispondere che essi erano cattolici, e che solo nella religione cattolica si può conseguire l’eterna salvezza. Così cercava in tutti i modi di convincerli a render sacrifici agli idoli. Ma le sue esortazioni non valsero affatto a distoglierli dalla loro fede e mai si piegarono dinanzi a false divinità. Di fronte a questa irremovibile persistenza, il proconsole comandò che fossero legati nelle mani e nei piedi, e poi gettati nel mare. Ma oh, prodigio! Mentre le onde stavano per travolgere ed inghiottire i Santi fratelli, apparve un Angelo che li trasse a riva sani e salvi.

Il proconsole, meravigliato ed attribuendo il miracolo ad arte magica, si fece portare Cosma e Damiano e li scongiurò di indicargli con quale arte magica erano stati liberati dai flutti del mare. “Nessuna arte magica conosciamo”, risposero i santi, “noi siamo cristiani, e per virtù e potenza del Dio che noi adoriamo, siamo stati tratti sani e salvi.” A tale risposta il proconsole si adirò e fece rinchiudere i due fratelli in una tetra prigione. I due santi, circondati da sgherri, con brutta ferocia furono presi e lanciati in preda alle fiamme di un rogo che ardeva nella pubblica piazza Ed oh, prodigio inaudito! Le fiamme si divisero e non lambirono le vesti dei due condannati. Cosma e Damiano, illesi, con la faccia rivolta al cielo, lodarono e ringraziarono Dio.
Il crudele proconsole li fece di nuovo legare, e ordinò di percuoterli con verghe; ma tutto riuscì inutile, e i santi fratelli lodarono sempre e ringraziarono Dio. Allora il forsennato proconsole comandò che fossero lapidati e saettati, ma le pietre e le saette non toccarono i corpi di Cosma e Damiano, ma anzi ricaddero sopra gli esecutori della sentenza, che rimasero feriti. Il proconsole li condannò infine alla pena capitale. Ed i Santi fratelli col volto raggiante di gioia porsero la loro testa al carnefice, ed in tal modo conquistarono la corona del martirio. (Ci si inchina in silenzio per qualche istante ). I loro corpi furono seppelliti da pie persone nella città natia. Al presente si trovano a Roma nella Chiesa dedicata ai Santi martiri Cosma e Damiano.

Padre Nostro…., Ave Maria….., Gloria…

“Siano sempre benedetti e ringraziati i nostri Santi Martiri Avvocati” (3 volte)

Preghiamo

O gloriosi Santi martiri Cosma e Damiano, nostri protettori, dinanzi alla vostra gloriosa vita mortale, ci sentiamo più che mai umiliati e confusi. Voi legati e gettati nelle onde del mare, disciolti dalle catene che vi stringevano il corpo, più fulgidi e belli usciste dalle acque perché la fede di Cristo vi sorreggeva. E noi, ahimè quale rossore! Sempre legati nel corpo e nello spirito dalle catene del peccato, professiamo a fior di labbra questa fede, ma nelle opere siamo tutt’altro che veri seguaci di Gesù Cristo. Voi in mezzo alle fiamme, con la fede di Cristo nel cuore avete visto i vostri santi corpi uscire immuni da esse; noi, accesi sempre dalla fiamma della concupiscenza, sentiamo i nostri corpi che si logorano dal bruciore, e non ci decidiamo mai a tornare sulla via del Signore. Voi per confessare la fede di Cristo, riceveste la corona del martirio; noi invece sempre orgogliosi e superbi non sappiamo rassegnarci alla più piccola tribolazione. Ah noi infelici, quanto siamo lontani dal vostro esempio! Ma eccoci oggi, umili e contriti, qui dinanzi al Santissimo Sacramento a fare solenne promessa che d’ora innanzi imiteremo e ricopieremo in noi le vostre virtù. Ma soltanto da noi non possiamo nulla, perciò, o Santi nostri protettori, venite in nostro aiuto; e fate che, per Vostra intercessione, sia operato per noi il miracolo di non allontanarci mai più dal nostro Dio, e, vivendo sempre nell’ osservanza della sua santa legge, possiamo venire insieme a Voi a lodarlo, benedirlo e ringraziarlo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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