Via Crucis

G. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.
L. Riviviamo con Gesù le ultime ore della sua vita, ripercorrendo spiritualmente la strada del Calvario. Gesù ha sofferto ed è morto per noi, per liberarci dal peccato e per ridonarci l’amicizia con il nostro Padre del cielo. Iniziamo questa nostra meditazione sulla passione di Gesù con un sincero atto di dolore (pausa di meditazione).

G. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
T. Abbi pietà di noi.
G. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo.
T. Abbi pietà di noi.
G. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
T. Dona a noi la pace.

G. O Dio nostro Padre, donaci di celebrare con fede i misteri della passione di Gesù, tuo Figlio, perché possiamo crescere nell’amore per te e per il prossimo. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
L’orme sanguigne – del mio Signore,
tutto dolore – seguiterò.
E il cuore intanto – con gli occhi in pianto,
sopra al Calvario – distillerò.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

I Stazione: Gesù è condannato a morte

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Cuor mio crudele – quanto peccasti,
allor gridasti – muoia Gesù.
mira ch’ei langue – è tutto sangue,
morrò, ti dice – non peccar più.

L. Dopo averlo arrestato, i giudei condussero Gesù al pretorio di Pilato, perché fosse condannato a morte. Pilato non trovò in lui nessuna colpa e voleva liberarlo. Ma i giudei gridavano: “Crocifiggilo!”; disse loro Pilato: “Che male ha fatto?” Essi risposero gridando ancora più forte: “A morte! Sulla Croce!” Pilato, visto che il tumulto della folla cresceva, si lavò le mani di fronte al popolo, dicendo: “Io non sono responsabile della morte di quest’uomo! Prendetelo voi, e mettetelo in croce”. E consegnò loro Gesù.

G. Abbi pietà di noi, Signore!
T. Abbi pietà di noi, Signore!
G. Tu che non sei venuto per condannare, ma per salvare:
T. Abbi pietà di noi, Signore!
G. Tu che hai dato la vita per i tuoi amici:
T. Abbi pietà di noi, Signore!
G. Vittima innocente per i nostri peccati:
T. Abbi pietà di noi, Signore!

G. O Padre, tu hai tanto amato il mondo, da dare per noi il tuo unico figlio. Donaci di comprendere la gravità del peccato e le esigenze dell’amore. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen
V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.
Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

II Stazione: Gesù è caricato della croce

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Gesù mio caro – ormai è giunto,
l’acerbo punto – del Tuo morir.
Stringi la croce – morte sì atroce,
gode il Tuo cuore – per me soffri.

L. Dopo la condanna a morte, i soldati si fecero attorno a Gesù e gli misero sulle spalle un manto rosso; intrecciarono una corona di spine e gliela posero in capo; gli misero una canna nella mano destra, come uno scettro regale. Poi, piegando il ginocchio, lo deridevano dicendo: “Salve, o re dei giudei!” E gli sputavano addosso e lo percuotevano sulla testa. Quando l’ebbero schernito, gli levarono il manto, gli misero sulle spalle una pesante croce e lo condussero via per crocifiggerlo.

G. Abbi pietà di noi!
T. Abbi pietà di noi!
G. Cuore di Gesù, disprezzato e umiliato,
T. Abbi pietà di noi!
G. Cuore di Gesù, ferito dai nostri peccati,
T. Abbi pietà di noi!
G. Cuore di Gesù, paziente e misericordioso,
T. Abbi pietà di noi!

G. Dio onnipotente, Cristo tuo Figlio, ha sofferto per noi lasciandoci un esempio. Donaci la forza di prendere la nostra croce ogni giorno e di seguire con fedeltà il nostro Salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
T. Amen.

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

III Stazione: Gesù cade sotto la croce la prima volta

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Deh! Voi sentite – sassi pungenti,
i miei lamenti – pietà, pietà.
Gesù è caduto – privo d’aiuto,
è più straziato – ahi crudeltà.

L. Il profeta Isaia aveva visto il Salvatore degli uomini carico dei nostri peccati, sfigurato dalle nostre cattiverie, schiacciato dal peso delle nostre colpe. Umiliato e sopraffatto dal peso di tante iniquità, più ancora che sfinito dai patimenti della flagellazione e coronazione di spine, Gesù cade al suolo privo di forze.

G. Perdona, Signore!
T. Perdona, Signore!
G. Le nostre cadute nel peccato:
T. Perdona, Signore!
G. Le mancanze di carità:
T. Perdona, Signore!
G. Le debolezze e le impurità:
T. Perdona, Signore!
G. Le negligenze nei nostri doveri:
T. Perdona, Signore!

G. O Dio onnipotente, tu ci hai amato per primo, mentre eravamo ancora peccatori. Concedi a noi la tua forza, per sollevarci dal peccato e vivere nella tua grazia. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

IV Stazione: Gesù incontra la sua SS. Madre

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Ahimè! che Veggo? – langue Maria,
che per la via – vede il Signor.
Di sangue intriso – e come ucciso,
la madre al figlio – oh qual dolor.

L. Il vecchio Simeone aveva predetto alla madre di Gesù i momenti dolorosi della sua passione: “Una spada ti trapasserà il cuore!”. La Madonna ricordò quelle parole quando incontrò il suo divin Figlio, reso tutto una piaga. Ma accettò questa sofferenza per amore nostro, per contribuire alla nostra salvezza.

G. Prega per noi, Maria!
T. Prega per noi, Maria!
G. Perché possiamo conservarci fedeli al tuo Gesù,
T. Prega per noi, Maria!
G. Perché sappiamo condividere le sofferenze dei fratelli,
T. Prega per noi, Maria!
G. Perché le nostre prove ci facciano crescere nell’amore,
T. Prega per noi, Maria!

G. O Padre, tu hai voluto associare la vergine Maria alla passione del tuo unico Figlio. Concedi a noi che partecipiamo alle sue sofferenze di giungere con lei alla gioia della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

 

V Stazione: Gesù è aiutato dal Cireneo

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Simon la croce – sopra il mio dorso,
se dar soccorso – or non vuoi tu.
Porterò io – ahi muore, oh Dio,
sotto il gran peso – ahi muor Gesù.

L. Nell’uscire dalla città per salire al Calvario, i soldati che conducevano Gesù si imbatterono in un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo requisirono perché aiutasse Gesù a portare la croce.

G. O Gesù, aiutaci a portare la tua croce!
T. O Gesù, aiutaci a portare la tua croce!
G. Nelle difficoltà e nella lotta per essere buoni,
T. O Gesù, aiutaci a portare la tua croce!
G. Quando sopraggiunge la sfiducia,
T. O Gesù, aiutaci a portare la tua croce!
G. Perché possiamo essere tuoi collaboratori coraggiosi nell’annuncio del Vangelo,
T. O Gesù, aiutaci a portare la tua croce!

G. Signore Gesù, tu hai accolto con riconoscenza l’aiuto di Simone il Cireneo nel portare la croce del tuo supplizio. Concedi a noi la grazia di portare con gioia la croce del tuo servizio e di confortare con la nostra carità le sofferenze dei fratelli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
T. Amen.

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

 

VI stazione: Gesù è asciugato dalla Veronica

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Bel volto o come – la tua bellezza,
la tua dolcezza – come sparì.
tutto ferito – impallidito,
in te chi mai – tanto infierì.

L. Il volto del Signore è tutto coperto di sangue, di sputi, di sudore e di polvere. Così lo aveva visto il profeta Isaia: “E’ disprezzato come il più miserabile degli uomini, uomo dei dolori, sfinito dalla sofferenza; sembra un lebbroso, umiliato e percosso dalla giustizia di Dio”. Alla vista di questo doloroso spettacolo una donna commossa esce dalla folla, si avvicina a Gesù e terge il suo volto con un candido lino.

G. Ti vogliamo consolare, Signore!
T. Ti vogliamo consolare, Signore!
G. Della noncuranza e del disprezzo degli uomini,
T. Ti vogliamo consolare, Signore!
G. Delle bestemmie e dell’indifferenza,
T. Ti vogliamo consolare, Signore!
G. Del tuo volto sfigurato nei poveri e oppressi,
T. Ti vogliamo consolare, Signore!
G. Del tuo volto sfigurato in noi peccatori,
T. Ti vogliamo consolare, Signore!

G. Dio di infinita misericordia, hai mandato tuo Figlio come un vero uomo per vincere il nostro peccato. Per la sua morte e risurrezione rendi, ti preghiamo, il nostro volto simile al suo volto di gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
T. Amen.

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

 

VII Stazione: Gesù cade la seconda volta

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Turbe insolenti – perché sì fiere,
a schiere a schiere – contro il mio ben.
Incrudelite – con le ferite,
s’Egli è caduto — e già vien men.

L. Gesù ha veramente preso su di sé i nostri peccati e l’iniquità di tutti gli uomini. Su di lui Dio ha addossato il nostro castigo; per le sue piaghe noi siamo guariti. Ma ora la sua anima è triste fino alla morte, le sue forze sono venute meno, ed egli cade sotto il peso del dolore!

G. Signore, vieni in nostro aiuto!
T. Signore, vieni in nostro aiuto!
G. Perché possiamo lottare e vincere nelle tentazioni,
T. Signore, vieni in nostro aiuto!
G. Perché possiamo risorgere quando abbiamo peccato,
T. Signore, vieni in nostro aiuto!
G. Perché possiamo sostenere quelli che sono disperati,
T. Signore, vieni in nostro aiuto!

G. Signore Gesù, tu ci hai lasciato l’esempio, perché anche noi seguiamo la tua strada. Conferma in noi i buoni propositi e sostienici con la speranza della gioia promessa. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
T. Amen.

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

 

VIII Stazione: Gesù parla alle pie donne

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Donne pietose – oh che bel vanto,
se il vostro pianto – si mescolò.
Coll’amoroso – sangue prezioso,
che dalle piaghe – Gesù versò.

L. Sulla strada del Calvario, Gesù era accompagnato da molta gente e da alcune donne che lo compassionavano e che piangevano per lui. Gesù si rivolse ad esse e disse: “Non piangete su di me, ma su voi stesse e sui vostri figli, perché si avvicina il tempo in cui riceverete il castigo per i vostri peccati! Se è così dura la pena che cade sopra di me che sono innocente, che cosa sarà di voi, che siete nel peccato?”

G. Abbi pietà, Signore!
T. Abbi pietà, Signore!
G. Di tutti gli uomini peccatori,
T. Abbi pietà, Signòre!
G. Dei disonesti e degli sfruttatori,
T. Abbi pietà, Signore!
G. Dei poveri e degli innocenti,
T. Abbi pietà, Signore!

G. Dio, tu non vuoi la morte, ma la conversione e la vita dei peccatori. Ascolta la nostra preghiera, e per la sofferenza del tuo Figlio concedi a noi la tua pace. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

 

IX Stazione: Gesù cade la terza volta

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Dal peso oppresso – del tuo peccato,
Gesù è cascato – non più tardar.
Indebolire – e tramortire,
lascia il peccato – Pietà, pietà.

L. Gesù sale al Calvario come un agnello innocente, che non oppone resistenza a chi gli dà la morte: Lui che non ha fatto torto a nessuno, e non ha mai detto parole di menzogna, porta le colpe di tutta l’umanità e paga per noi peccatori. Ma l’intima tristezza di vedersi abbandonato da tutti, anche dagli amici più cari, è divenuta insopportabile, e Gesù ancora una volta si accascia al suolo.

G. Abbi pietà, Signore!
T. Abbi pietà, Signore!
G. Di chi è senza speranza,
T. Abbi pietà, Signore!
G. Di chi è tradito dagli amici,
T. Abbi pietà, Signore!
G. Di chi è solo nella vita,
T. Abbi pietà, Signore!

G. O Dio, conforto di chi soffre e libertà degli oppressi, infondi in noi lo Spirito del tuo Figlio e fa che ogni uomo sperimenti la forza e la dolcezza della tua mano paterna. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

X Stazione: Gesù è spogliato e abbeverato di fiele

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Angeli, voi – dal ciel scendete,
l’ali stendete – per ricoprir.
Gesù nudato – ai tu sfacciato,
tanto rossore – gli fai soffrir!

L. Giunti sul Calvario, i soldati diedero da bere a Gesù vino mescolato con mirra, perché sentisse meno il dolore. Gesù lo assaggiò, ma non volle bere, per soffrire in piena coscienza fino alla morte. Poi gli strapparono di dosso le vesti, riaprendo con terribile spasimo le piaghe della flagellazione, e se le divisero tra loro, tirando a sorte la tunica.

G. Perdona, Signore!
T. Perdona, Signore!
G. La nostra mancanza di generosità,
T. Perdona, Signore!
G. Le nostre immodestie e golosità,
T. Perdona, Signore!
G. L’immoralità della stampa e degli spettacoli,
T. Perdona, Signore!
G. I nostri cattivi esempi,
T. Perdona, Signore!

G. Signore Gesù, tu hai amato la tua Chiesa e hai dato te stesso per santificarla, purificandola col lavacro del Battesimo. Fa’ che ci svestiamo di tutto ciò che è male, per rivestirci di te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
T. Amen.

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

XI Stazione: Gesù è inchiodato sulla croce

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

A me rivolgi – mio ben spirante,
tuo sguardo amante – concedi a me.
Dal duolo assorto – ch’io resti morto,
sotto la croce – Gesù con te.

G. Era l’ora terza e lo crocifissero. E sulla croce posero la scritta: “Gesù Nazareno, Re dei Giudei “. Con lui crocifissero pure due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. I giudei che passavano di là e i sommi sacerdoti lo insultavano dicendo: “Hai salvato gli altri, ora salva te stesso! Discendi dalla croce e ti crederemo!”. Ma Gesù ripeteva: “Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno!”.

G. Dio, santo e immortale, abbi pietà di noi!
T. Dio, santo e immortale, abbi pietà di noi!
G. O mio popolo, che male ti ho fatto? Rispondimi!
T. Dio, santo e immortale, abbi pietà di noi!
G. Io ti ho liberato dal peccato: e tu hai preparato la croce al tuo salvatore.
T. Dio, santo e immortale, abbi pietà di noi!
G. Io ti ho reso figlio di Dio nel Battesimo, e tu mi hai tradito e consegnato alla morte.
T. Dio, santo e immortale, abbi pietà di noi!
G. Io ti ho nutrito con il mio corpo e sangue, e tu mi hai dato da bere mirra e aceto!
T. Dio, santo e immortale, abbi pietà di noi!

G. O Dio, che hai accolto la morte del tuo Figlio come sacrificio a te gradito, accoglici nel nostro spirito pentito e non lasciarci separare da te. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

XII Stazione: Gesù muore in croce

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Il sol si oscura – e infin la terra,
il sem disserra – per gran dolor.
Morto è il Signore – o peccatore,
se tu non piangi – sei senza cuor

L. Verso mezzogiorno il sole si oscurò, e le tenebre scesero sulla terra fino alle tre del pomeriggio. Presso la croce stava Maria, madre di Gesù, alcune pie donne, e Giovanni. Gesù vedendoli, disse a sua madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. E al discepolo prediletto: “Ecco tua madre!”. E da quel momento Giovanni la prese con sé. Poi Gesù gridò a gran voce: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito!”. E, reclinato il capo, spirò.

O. Anima di Cristo, fammi dono della tua santità.
T. Anima di Cristo, fammi dono della tua santità.
G. Corpo di Cristo, portami a salvezza.
T. Corpo di Cristo, portami a salvezza.
G. Passione di Cristo, conforta la mia debolezza.
T. Passione di Cristo, conforta la mia debolezza.
G. Ch’io non sia mai separato da te.
T. Ch’io non sia mai separato da te.
G. Dal maligno che mi assale, difendimi.
T. Dal maligno che mi assale, difendimi

G. O Dio onnipotente ed eterno, guarda con amore questa tua famiglia, per la quale il nostro Signore Gesù Cristo non esitò a darsi nelle mani dei carnefici e a subire il tormento della croce. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
T. Amen

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

XIII Stazione: Gesù deposto dalla croce

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Deh, Madre pia – con quanto affetto,
piangendo, al petto – stringi Gesù.
Io l’ho ferito – ma son pentito,
non più peccati – non più, non più.

L. Si era alla vigilia della festa di Pasqua. I giudei chiesero a Pilato che fossero spezzate le gambe ai condannati e ne venissero tolti i corpi, perché non rimanessero esposti in quel giorno solenne. Un soldato, avvicinatosi a Gesù. e visto che era già morto, non gli spezzò le gambe, ma con un colpo di lancia gli trafisse il cuore, e subito ne uscì sangue ed acqua. Poi gli amici di Gesù vennero e staccarono il suo corpo dalla croce.

G. Acqua del costato di Cristo, lava le mie colpe.
T. Acqua del costato di Cristo, lava le mie colpe.
G. Sangue di Cristo, inebriami di te.
T. Sangue di Cristo, inebriami di te.
G. O buon Gesù, esaudisci la mia preghiera.
T. O buon Gesù, esaudisci la mia preghiera.
G. Dentro le tue piaghe dammi rifugio.
T. Dentro le tue piaghe dammi rifugio.
G. Chiamami nell’ora della morte.
T. Chiamami nell’ora della morte.
G. Perché io venga a cantare in eterno le tue lodi.
T. Perché io venga a cantare in eterno le tue lodi.

G. Signore Gesù, noi riconosciamo nell’acqua e sangue il simbolo dei tuoi sacramenti di salvezza. Concedi a noi, salvati dalla morte eterna, di servirti con gioia in tutta la nostra vita. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
T. Amen.

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

 

XIV Stazione: Gesù è posto nel Sepolcro

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi,
T. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Dal tuo Sepolcro – non vò partire,
senza morire – ma qui starò.
Finché il dolore – m’uccida il cuore,
l’Alma piangendo – qui spirerò.

L. Giuseppe di Arimatea chiese a Pilato il permesso di seppellire il corpo del Signore. Allora prese il corpo di Gesù, lo avvolse con aromi in un bianco lenzuolo, e lo collocò in un sepolcro nuovo scavato nella roccia. Poi chiuse il sepolcro, rotolando una grossa pietra all’imboccatura. Vennero pure i capi del popolo, sigillarono il sepolcro e vi misero un picchetto di guardia.

G. Abbi pietà di noi!
T. Abbi pietà di noi!
G. O Gesù, fonte di ogni consolazione,
T. Abbi pietà di noi!
G. O Gesù, nostro rifugio e nostra pace,
T. Abbi pietà di noi!
G. O Gesù, salvezza di quelli che sperano in te,
T. Abbi pietà di noi!
G. Gesù, nostra vita e risurrezione,
T. Abbi pietà di noi!

G. Dio onnipotente ed eterno, guarda al cuore del tuo Figlio Gesù e al suo infinito amore per noi peccatori. Per la tua misericordia donaci il perdono e la grazia. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.

V. Miserere nostri, Domine,
R. Miserere nostri.

Santa Madre, deh! Voi fate, che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

 

Preghiere di conclusione

L. La passione di Gesù non è finita: Egli continua a soffrire nell’umanità sofferente per il peccato e per l’ingiustizia e anelante alla vera libertà. Oggi siamo noi, la sua Chiesa, membri del suo corpo mistico, che dobbiamo completare in noi la sua passione per la redenzione del mondo, portando nel nostro cuore e nella nostra carne la sofferenza di tutti gli uomini. La morte di Gesù non è fine, ma si apre sulla risurrezione: la nostra vita è illuminata dalla speranza che noi, e tutto il mondo con noi, saremo trasformati per essere partecipi della vita gloriosa del Signore risorto.

G. Signore Gesù, che sulla croce hai sofferto per noi,
T. Insegnaci a portare ogni giorno la nostra croce.
G. Tu che hai amato il Padre fino al sacrificio della croce,
T. Aiutaci ad amare Dio con tutto il cuore, facendo la sua volontà.
G. Tu che hai dato la vita per noi,
T. Aiutaci a donare ogni giorno la nostra vita per i fratelli.
G. Tu che ci hai salvati morendo sulla croce,
T. Rendici annunciatori coraggiosi del tuo Vangelo di salvezza.
G. Tu che hai perdonato i tuoi crocifissori,
T. Aiutaci a perdonare quanti ci fanno del male.
G. Tu che hai vinto la morte e sei risorto a vita nuova,
T. Aiutaci a diffondere nel mondo la speranza della risurrezione.

G. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
T. Amen.

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